COSTRUIRE SENZA COSTRUIRE

La celebre frase di Le Corbusier esprime bene la contraddizione della società odierna di dover costruire pur vivendo in un territorio già saturo di edifici.
Compito dell’architetto è quindi indi­viduare i modi per costruire senza occupare nuovo suolo: recuperare il patrimonio edilizio esistente, usare materiali rinnovabili, annullare la produ­zione di scarti.
La scelta di seguire la filosofia del costruire senza costruire diviene una scelta necessaria per evitare l’autodistruzione. Bisogna essere consapevoli che la crescita non può continuare per sempre ma che ha dei limiti in termini di spazio ambientale, di risorse disponibili e di patrimonio naturale.
Si tratta quindi di adottare quello che Rifkin indica come “modello climax” e che rielabora a partire dalle teorie del biologo Alfred Lotka. Questi aveva scoperto che in ogni ecosistema sono ravvisabili due fasi nello sviluppo degli organismi: una è la fase di colonizzazione in cui gli organismi favoriti sono quelli che riescono a sfruttare al massimo l’energia disponibile; l’altra è quella del climax in cui le varie specie devono essere in grado di specializzarsi a usare una minore quantità di energia per evitare il totale sfruttamento delle energie residue dell’ambiente. Questa seconda fase rallenta il processo entropico. Ecco l’unica alternativa alla fine.

Questo spostamento che implica una decrescita energetica, potrà avvenire assumendo la pratica del costruire senza costruire: progettare secondo i criteri dell’architettura necessaria, evitare il superfluo, recuperare ciò che già c’è, pensare al ciclo di vita di ogni materiale, tornare ad agire in un ottica locale. Infine un altro elemento essenziale è quello di sviluppare un tipo di architettura dinamica, capace di adattarsi alla variabilità delle condizioni e delle necessità dell’utenza.

Viste mercato





Studio bioclimatico e sezione 1:50

Dal punto di vista bioclimatico, sono state scelte una pluralità di strategie al fine di garantire il massimo comfort all'interno del grande spazio del mercato contenuto nella serra bioclimatica.
Innanzitutto, per quanto riguarda la stagione estiva si è pensato ad un sistema che garantisca una buona ventilazione di tutto lo spazio racchiuso nella struttura in vetro. Infatti i lati a Est e ad Ovest sono stati dotati di serramenti apribili e a bilico che permettono di aprire quasi completamente lo spazio al circolo della ventilazione. Inoltre sono state pensate alcune aperture sulla copertura che garantiscono la fuoriuscita dell'aria calda, secondo il principio dell'effetto camino, oltre alla presenza di vegetazione e specchi d'acqua che sono in grado di raffrescare l'ambiente circostante.
La copertura della serra è costituita da pannelli solari trasparenti che provvedono al fabbisogno elettrico e costituiscono anche elementi di schermatura, aiutati anche dalla presenza di tende interne dinamiche che permettono in caso di necessità di riparare dalla radiazione solare.
Per quanto riguarda gli impianti si è pensato di sfruttare l'energia termica della terra e quindi un sistema geotermico a sonde orizzontali che si connette a pannelli radianti a pavimento localizzarti unicamente negli spazi di permanenza dell'utenza.




il mercato

Lo spazio dedicato al mercato è stato collocato all'interno di una serra bioclimatica di grande dimensioni e sorretta da una struttura di pilastri e travi in legno che riprende il ritmo delle capriate dell'adiacente ex-galleria di macellazione.
Nella serra le bancarelle di vendita vengono disposte in modo tale da definire la circolazione. Esse creano delle zone più dense ed altre più libere, dove vi sono le essenze arboree e gli specchi d'acqua, dove è possibile sostare.
Inoltre esse sono composte dalla ripetizione di due soli moduli e sfruttano come struttura portante quella della serra bioclimatica stessa.
Il mercato, poi, è direttamente connesso alla ex-galleria di macellazione, pur non andando a pesare sulla sua struttura ma essendo unicamente giustapposto.
Nella galleria, che svolge la funzione di distribuzione, è stato ripreso il pattern del verde già utilizzato nella serra e sono stati inseriti alcuni soppalchi dove potersi rilassare o mangiare.
Infine, a nord della galleria, si trovano le serre di coltivazione che sono lasciate appositamente distaccate dalla struttura originaria di macellazione, che con una disposizione a pettine si innestano sulla zona degli orti e del grande parco.






Schemi di distribuzione

La distribuzione si divide in interna che permette il raggiungimento di ogni modulo ed esterna, destinata al collegamento tra le diverse quote di verde.
1_distribuzione esterna-interna

Scala 1:50 e dettagli costruttivi 1:20

Piante e sezioni di un modulo (modulo 3) in scala 1:50
1_dettaglio scala 1:50
Sueguendo alcuni riferimenti come:     http://www.proteksrl.it/strutture/kerto/
                                                         http://pdf.archiexpo.it/pdf/metsawood/leno/60821-151003.html
                                                         http://www.ciamcostruzioni.it/cataloghi/Diario_tecnico_2012.pdf
e le lezioni in aula, sono stati prodotti dettagli costruttivi in scala 1:20.

2_nodo fondazione-solaio
3_nodo solaio-parete esterna e solaio-parete interna

Sono stati indicati i valori di trasmittanza termica e isolamento acustico

Bioclimatica

Le sezioni bioclimatiche delle residenze sono rappresentate nei giorni:
_21 giugno
_21 dicembre
nelle sezioni sono indicati oltre che all'inclimazione dei raggi solari anche il tipo di vegetazione, le schermature gli impianti utilizzati e la ventilazione.

1_sezioni bioclimatiche
2_viste 3d con ombre 21 giugno 21 dicembre ore 16

Residenze

Le residenze si collocano nella parte nord dell'area e svolgono la duplice funzione di contenere le residenze e di collegare le due diverse quote presenti, l'interno dell'area destinata a verde che si trova a quota +0.00 m e la parte esterna a nord  a quota +4.50m in cui sono presenti impianti sportivi.
Le residenze pur trovandosi nel tessuto compatto della città di Milano si sviluppano orizzontalmente e non in senso verticale come sempre accade.
Sono costituite da moduli ognuno con una superficie diversa, e presentano un patio dal quale prendono luce.

1_pianta al suolo residenze
2_sezioni longitudinali in cui si vede la logica e il funzionamento dei moduli

3_sezione trasversale e prospetti in cui si distinguono i diversi materiali utilizzati

Successivamente ho eseguito uno studio sui diversi moduli per capirne il funzionamento e la gestione interna, indicando i relativi metri quadri:
4_moduli